Brizzi Enrico - 2012 - Lorenzo Pellegrini e le donne by Brizzi Enrico

autore:Brizzi Enrico
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, 438, Fiction
ISBN: 9788898133086
editore: Italica Edizioni
pubblicato: 2014-12-14T23:00:00+00:00

Mistero sull'oceano

Quando il Piaggio Ercole della Marina giunse sulla verticale del punto X, ormai albeggiava. Il principe Borghese era pronto da ore col giubbotto salvagente e il paracadute, smanioso di lanciarsi, ma del Cygnus non si trovò traccia. L'idrovolante alla deriva doveva essere stato trascinato dalla corrente, così il "Corsaro del Duce" ordinò ai piloti di effettuare una ricognizione più ampia.

Il volo proseguì dunque verso Sud-sud-ovest, lungo una direttrice che, mantenuta sino alla terraferma, li avrebbe condotti a Bahia: in capo a cinque minuti, l'osservatore comunicò attraverso l'interfono l'avvistamento d'un relitto in mare aperto, e il velivolo si portò su una quota inferiore ai mille piedi.

Borghese si precipitò in cabina e andò a sostituire l'osservatore nel suo pozzetto dal fondo trasparente; poco dopo, i suoi compagni di volo lo sentirono imprecare: sotto di loro, a duecentonovanta gradi rispetto alla prua dell'aereo, il Cygnus andava alla deriva, placido e semicarbonizzato, senza che si scorgesse nessuno a bordo o negli immediati paraggi.

A infittire il mistero, in mare non si vedevano le scialuppe.

Il principe, che di naufragi ne aveva visti tanti, e quasi tutti provocati ad arte, prima valutò ogni ipotesi, quindi ruggì di stizza. «Non possono essere spariti tutti! O stanno andando alla deriva sulle scialuppe, oppure qualcuno è arrivato prima di noi e li ha presi a bordo!» dichiarò all'interfono. «Mi gioco tutte le medaglie che è un lavoretto delle forze speciali britanniche».

Comandò di aprire la caccia: qualunque scafo avesse accolto i naufraghi non poteva essere lontano, e loro gli sarebbero piombati addosso per farseli restituire.

Gli uomini si ripetevano, eccitati, che presto avrebbero insegnato agli inglesi l'arte delle incursioni dall'alto: «Questa volta gli lanciamo giù un intero sommergibile!» gongolavano. Il marconista canticchiava il vecchio inno della Decima flottiglia, quando al principe, nel fuoco del telescopio, apparve fra le onde un punticino d'un colore vivo. Man mano che l'aereo si avvicinava, riconobbe la sagoma allungata d'una lancia, alla quale era assicurata una scialuppa autogonfiante arancione, del modello in uso sui nostri idrovolanti. «Ci siamo! Il canotto appartiene al Cygnus!» dichiarò il principe senza esitazione. «Ma chi diavolo sono quegli altri?»

Entrambe le imbarcazioni sembravano condannate alla deriva; sorvolandole, si resero conto che il canotto era vuoto, mentre a bordo della lancia si distinguevano chiaramente dei cadaveri che indossavano una divisa scura.

Per quante ne avesse viste in tempo di guerra, il numero uno delle forze speciali provava la sensazione di trovarsi di fronte a un mistero inedito, feroce e faticoso da penetrare: se voleva vederci chiaro, non poteva più basarsi sulla logica, o sull'esperienza. Così ordinò ai suoi uomini-gamma di prepararsi al lancio, quindi dispose che il velivolo si abbassasse a cinquecento piedi.

«Andiamo giù di persona» annunciò all'interfono. «Trovata la mangiatoia, il bambin Gesù non può essere lontano».

Si lanciò per primo, seguito dagli uomini-gamma in assetto da sommozzatori: l'aereo volava così basso che temettero di schiantarsi sulla superficie dell'oceano, ma il cavo al quale erano assicurati i paracadute ne comandò l'apertura quasi istantanea. Quando i primi ombrelli bianchi si afflosciarono fra le onde come

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